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mercoledì 22 ottobre 2014

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Codice di buona pratica    
Professionale ECMA
per l'uso di collari elettronici su cani e gatti

www.ecma.eu.com

E' importantissimo che qualsiasi collare educativo (addestramento, antiabbaio, recinto invisibile...) che si acquisti faccia parte del consorzio ECMA (Electronic Collar Manufacturers Association)




1. Introduzione

Lo scopo del presente Codice è quello di specificare gli standard minimi richiesti per l'utilizzo di
collari elettronici per cani e gatti.
Il Codice e le sue disposizioni devono essere osservati da tutte le persone che potrebbero
utilizzare un collare elettronico su un cane o su un gatto.
Un comportamento esuberante e incontenibile può esporre i cani a danni potenziali e generare
conflitti nel rapporto tra l'animale e l'uomo. Il comportamento inaccettabile di un cane può
essere gestito attraverso il contenimento fisico o l'addestramento. I sistemi di addestramento
rappresentano un mezzo efficace per insegnare ai cani i comandi di obbedienza di base.
L'addestramento, il contenimento e i sistemi anti‐abbaio sono strumenti ingegnosi che
permettono agli educatori cinofili di gestire comportamenti inaccettabili da parte dei cani,
assicurando allo stesso tempo la loro qualità di vita. Il beneficio derivante da un buon
comportamento del cane non si riflette solo sul proprietario e sull'animale, ma anche sui vicini
e sugli altri animali.
I collari elettronici vengono usati nei gatti esclusivamente per scopi di contenimento.

2. Requisiti normativi relativi all'uso di collari elettronici

Attualmente nell'UE non esistono leggi generai sul benessere degli animali. In varie giurisdizioni
UE, esistono tuttavia normative che potrebbero avere un impatto sull'uso dei collari elettronici
sugli animali. Di seguito vengono riportati esempi validi per il Regno Unito. Per un'informativa
completa fare riferimento all'Appendice A.
Esempi di normative:
 Il benessere generale dei cani e dei gatti è protetto dalle leggi sul benessere degli
animali(in Inghilterra e Galles, tali leggi corrispondono all'Animal Welfare Act del 2006)
 La giurisdizione del Galles dispone di norme specifiche relative ai collari elettronici (in
Galles, tali norme sono contenute nell'Animal Welfare (Electronic Collars)(Wales)
Regulationdel 2010)
 Il Regno Unito dispone di normative relative ai seguenti comportamenti canini gestibili
con l'uso di collari elettronici:
 Latrati fastidiosi (nel Regno Unito, questo aspetto è disciplinato dalla sezione
Noise dell'Environmental Protection Act del 1990).
 Cani pericolosamente fuori controllo in luoghi pubblici(nel Regno Unito, questo
aspetto è disciplinato dalla sezione 3(1) del Dangerous Dogs Act del 1991 e dalla
sezione 2 del Dogs Act del 1871).
 Insudiciamento del suolo pubblico (nel Regno Unito, possono essere applicate le
ordinanze per il controllo dei cani come parte del Clean Neighbour hoods and
Environment Act del 2005).
 Disturbo al bestiame (nel Regno Unito, la sezione 9(1) dell'Animals Act del 1971
garantisce la difesa di soggetti sottoposti a procedimenti civili per aver ucciso o
arrecato danno a un cane nell'atto, reale o potenziale, di infastidire il bestiame).

È importante che i soggetti che intendono utilizzare o vendere collari elettronici siano a
conoscenza di tutte le condizioni di utilizzo vigenti nella propria giurisdizione.

3. Definizioni

I. Collare elettronico: un collare per animali in grado di impartire una stimolazione
elettrostatica a un cane o a un gatto.
II. Collare elettronico autorizzato:
a. In relazione ai cani, può avere uno dei seguenti significati:
i. un collare di addestramento a distanza;
ii. un collare anti‐abbaio;
iii. un collare di contenimento.
b. In relazione ai gatti, un collare di contenimento.
III. Collare anti‐abbaio: un collare elettronico destinato a modificare il comportamento di
abbaio del cane, attivato esclusivamente dal latrato del cane che indossa il collare.
IV. Collare di addestramento a distanza: un collare elettronico destinato a favorire la
modifica del comportamento dell'animale, attivato da una persona attraverso un
trasmettitore.
V. Collare di contenimento: un collare elettronico indossato da un animale come parte
di un sistema di contenimento.
VI. Sistema di contenimento: un metodo destinato a confinare gli animali all'interno di
un'area specifica attraverso l'uso dicavi di confine o sistemi senza fili.
VII. LIMA: sigla introdotta da S.R. Lindsay nel 2001 quale acronimo di “least intrusive,
minimally aversive” ("minimamente invasivo, minimamente avversivo").
VIII. LIEBI: sigla introdotta da J. O’Heare nel 2009 quale acronimo di “least intrusive effective
behavioural intervention” ("intervento comportamentale efficace, minimamente
invasivo").

4. Intensità della stimolazione elettrica

L'utilizzatore deve consultare il manuale d'uso e stabilire il miglior metodo di
addestramento da utilizzare per il proprio cane; tuttavia deve sempre impiegare la
minima intensità di stimolazione necessaria per raggiungere l'obiettivo educativo. Ciò
nel rispetto degli algoritmi LIMA e LIEBI.

5. Quando usare e quando non usare un collare elettronico

I collari elettronici possono essere utilizzati per:
 Obbedienza di base.
 Controllo senza guinzaglio, specialmente per il richiamo.
 Gestione di molti problemi comportamentali, tra cui la tendenza all'inseguimento.
 Proprietari anziani, infermi o invalidi che hanno difficoltà nel controllare, comunicare ed
educare il proprio cane.
 Proprietari di cani forti o indisciplinati di difficile gestione.
I collari elettronici non devono essere utilizzati per:
 Cani di età inferiore a 6 mesi.
 Cagne gravide o in lattazione.
 Cani con problemi di salute, in particolare patologie cardiache, salvo il caso in cui l'uso
del collare elettronico sia stato approvato da un veterinario.
 Cani incapaci di rispondere in modo appropriato a causa di lesioni, malattie, senilità o
vecchiaia.
 Cani che rispondono in modo inopportunamente aggressivo alla stimolazione avversiva.
 Gestione di problemi comportamentali causati da ansia, salvo il caso in cui i collari
elettronici siano usati da addestratori cinofili abilitati aventi competenza nel loro
impiego.

L'ECMA raccomanda di garantire la salute e il benessere dei cani e dei gatti sottoponendo gli
animali a un esame veterinario annuale.

6. Protocolli di addestramento a distanza

Qualsiasi forma di addestramento e di utilizzo dei collari elettronici deve essere eseguita in
conformità alle linee guida dei membri ECMA oppure sotto stretta supervisione di un
addestratore cinofilo abilitato.
In linea di principio, esistono due tecniche di addestramento che impiegano collari
elettronici:
a. L'addestramento all'attenzione impiega una stimolazione elettrica di bassa intensità che
viene impartita all'animale fino al momento in cui lo stesso non presta attenzione
all'addestratore oppure allo scopo di incoraggiare l'esecuzione di un comando. Questa tecnica
viene talvolta chiamata "addestramento all'evitamento".
b. L'addestramento all'inibizione impiega una stimolazione elettrica di intensità
sufficientemente elevata per interrompere o inibire un comportamento indesiderabile del
cane.
Tutti i protocolli dei membri ECMA riguardanti l'uso di collari elettronici presentano temi
comuni:
 Introduzione del cane al collare elettronico
 Determinazione dei livello minimo di riconoscimento
 Addestramento all'attenzione
 Consolidamento dell'affidabilità dell'addestramento (durata più lunga, distrazioni più
intense, luoghi diversi)
 Introduzione di un comando (come il comando al piede)
 Inizio dell'addestramento all'obbedienza di base (richiamo, resta, fermo, ecc.)
 Neutralizzazione di comportamenti inaccettabili mediante l'addestramento
all'attenzione o all'inibizione
 Svezzamento del cane dall'uso del collare elettronico
 Come comportarsi quando l'addestramento non è efficace o in presenza di problemi fare
riferimento ai manuali di istruzioni dei membri o all'Appendice B.

7. Problemi ipotetici relativi all'uso di collari elettronici

Occasionalmente viene citato il rischio teorico che il cane possa associare la stimolazione
impartita durante l'addestramento a un oggetto o un animale presenti simultaneamente e che
in tal caso possa sviluppare paura nei confronti di quell'oggetto o animale. È estremamente
improbabile che un cane, a causa di un'associazione distorta, sviluppi paura verso un oggetto,
una persona o un animale in seguito a una singola esposizione a una stimolazione di intensità
media o bassa; ciò potrebbe verificarsi solo qualora il collare elettronico non venga impiegato
in conformità alle presenti linee guida.
È stato inoltre suggerito che qualsiasi tecnica di addestramento basata sull'uso di una
stimolazione spiacevole possa aumentare il rischio di promuovere comportamenti aggressivi da
parte del cane. Ricerche recenti indicano tuttavia che i comportamenti problematici associati
all'addestramento insorgono con maggiore probabilità in conseguenza di un'incongruenza tra
stimolazioni spiacevoli e ricompense e dell'inadeguata modalità con cui queste vengono
impartite o riconosciute. Tali problemi devono essere affrontati attraverso una migliore
informazione ed educazione degli educatori cinofili, indipendentemente dalla tecnica di
addestramento da essi utilizzata.

8. Necrosi da compressione

I contatti dermici di cui è dotato il collare elettronico devono toccare la cute del cane per poter
trasmettere la stimolazione elettrica; il collare deve essere quindi aderente alla cute. Quando il
collare viene indossato per periodi prolungati, la pressione esercitata dai contatti dermici può
ridurre l'apporto sanguigno alla cute con conseguente danno tissutale. Questo fenomeno è
noto con il nome di "necrosi da compressione" ed è causato da forze di pressione e non dalla
stimolazione elettrica. Per questo motivo l'ECMA raccomanda che i collari elettronici vengano
inizialmente indossati per brevi periodi, con successivo aumento graduale della durata fino a un
periodo massimo di 12 ore al giorno. I proprietari hanno inoltre la responsabilità di esaminare
regolarmente la cute del cane attorno all'area di aderenza dei contatti dermici al fine di
verificare che non vi sia alcuna evidenza di necrosi da compressione in via di sviluppo.

9. Sistemi di contenimento

Nell'addestrare un cane all'uso di un collare di contenimento è essenziale minimizzare qualsiasi
distrazione. È importante eseguire l'addestramento in un'area lontana da altri animali e
addestrare un solo cane per volta. Deve essere attivato un segnale di avvertimento in modo
tale che il cane sia in grado di evitare la stimolazione. L'animale deve inoltre disporre di spazio
sufficiente per potersi allontanare dal recinto di contenimento al fine di evitare o interrompere
la stimolazione.
Durante l'addestramento ai sistemi di contenimento oppure quando il cavo di confine viene
spostato, è necessario utilizzare una barriera visiva fino al momento in cui il cane non abbia
appreso la posizione del nuovo confine.
È possibile che alcune autorità locali non considerino i sistemi elettronici di contenimento
rispondenti ai requisiti normativi previsti per il confinamento dell'animale all'interno della
proprietà. In tali circostanze, è necessario utilizzare una barriera fisica, come un recinto,
insieme al sistema di contenimento.
Per introdurre i sistemi di contenimento in modo affidabile e sicuro, possono essere impiegati i
collari di addestramento a distanza controllati da un addestratore. Una precisa attivazione a
distanza della stimolazione da parte dell'addestratore, in un contesto di contenimento, può
favorire la transizione verso un sistema di contenimento attivato dal comportamento.
Non è opportuno tentare di svezzare un cane dall'uso di un sistema di contenimento.

10. Sistemi anti‐abbaio

L'emissione indesiderata di latrati può avere diverse cause. Quando il motivo dell'abbaio viene
compreso, è possibile talvolta rimuovere la causa del problema in modo tale che il latrato
indesiderato cessi senza il ricorso a un collare anti‐abbaio.
È necessario monitorare il cane per accertarsi che riconosca la causa della stimolazione. Alcuni
educatori utilizzano un sistema elettronico di addestramento a distanza per introdurre un
sistema anti‐abbaio. Ciò permette all'addestratore di impartire una stimolazione di intensità
minima e di attivare tale stimolazione in relazione all'emissione di latrati da parte del cane. La
precisa attivazione a distanza della stimolazione da parte dell'addestratore, nel contesto di un
sistema anti‐abbaio, può favorire la transizione a un sistema attivato dal comportamento. Se il
collare non risulta efficace nella riduzione dell'emissione di latrati o se il cane non riconosce la
stimolazione, è necessario rimuovere il collare e chiedere ulteriore consiglio, in via
alternativa, a un veterinario comportamentalista, un medico veterinario o un addestratore
cinofilo abilitato.
È possibile svezzare un cane dall'uso di un sistema anti‐abbaio.

11. Sistemi di contenimento per gatti

Nei gatti, i ricevitori devono essere attaccati a collari rimovibili non ordinari o a collari
elasticizzati.
È necessario non lasciare il gatto incustodito per i primi 7 giorni in cui l'animale indossa il
collare elettronico attivato. Il gatto deve essere tenuto attentamente sotto controllo quando
viene impartita la prima la stimolazione da parte del collare attivato allo scopo di accertare che
l'animale non manifesti risposte o reazioni avverse gravi.
Se il gatto mostra una risposta estrema alla stimolazione, come paura, ansia, aggressione o
fuga, o se non si abitua al collare, è necessario rimuovere quest'ultimo e chiedere ulteriore
consiglio a un veterinario prima di continuare a usare il dispositivo.
Se l'addestramento comporta l'uso di un guinzaglio, l'animale deve essere prima addestrato a
indossare una pettorina e camminare al guinzaglio prima di applicare e attivare il collare
elettronico. Il guinzaglio non deve essere fissato al collare elettronico.
Il gatto deve essere addestrato a riconoscere e prevedere la stimolazione in modo tale che
possa comprendere il motivo della stesa e possa agire adeguatamente allo scopo di evitarla.
I collari di addestramento a distanza controllati da un addestratore possono essere impiegati
per introdurre in modo affidabile e sicuro i sistemi di contenimento. La precisa attivazione a
distanza della stimolazione da parte di un addestratore, in un contesto di contenimento, può
favorire la transizione verso un sistema di contenimento attivato dal comportamento.
Nell'addestrare il gatto all'uso del collare, è importante minimizzare qualsiasi distrazione. È
essenziale eseguire l'addestramento in un'area lontana da altri animali e addestrare un solo
gatto per volta.
Durante l'addestramento ai sistemi di contenimento oppure quando il cavo di confine viene
spostato, è necessario utilizzare una barriera visiva fino al momento in cui il gatto non abbia
appreso la posizione del nuovo confine.

Nel caso dei gatti, si consiglia vivamente di utilizzare una barriera fisica, come un recinto,
assieme al sistema di contenimento. Inoltre, l'autorità locale potrebbe non considerare il solo
sistema elettronico di contenimento adeguatamente rispondente ai requisiti normativi previsti
per il confinamento degli animali all'interno della proprietà.
Non è opportuno svezzare un gatto dall'uso di un sistema di contenimento.

12. Riferimenti e informazioni aggiuntive

Appendice A. Requisiti normativi relativi all'uso dei collari elettronici
Unione Europea: quadro giuridico attuale
Attualmente non esiste alcuna normativa UE che disciplini in modo specifico la vendita o l'uso
di collari elettronici nell'ottica del benessere animale. Inoltre, non esiste alcuna legge generale
UE sul benessere degli animali.
Di fatto, l'UE non possiede alcuna competenza generale a legiferare in materia di benessere
degli animali, né alcuna competenza specifica in materia di benessere degli animali da
compagnia. L'articolo 13 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE) autorizza
semplicemente l'UE a “tenere conto” delle esigenze in materia di benessere animali “nella
formulazione e nell'attuazione delle politiche dell'Unione nei settori dell'agricoltura, della pesca,
dei trasporti, del mercato interno, della ricerca e sviluppo tecnologico e dello spazio”. E nel fare
ciò, l'Unione deve rispettare “le disposizioni legislative o amministrative e le consuetudini degli
Stati membri per quanto riguarda, in particolare, i riti religiosi, le tradizioni culturali e il
patrimonio regionale”.
Ciò nonostante, le regole del mercato interno potrebbero virtualmente servire da fondamento
logico o giustificazione perché l'UE sia autorizzata a legiferare in materia di benessere degli
animali da compagnia, dal momento che tali animali potrebbero essere considerati come beni
commerciabili. Anche nel caso specifico dei collari elettronici, la materia potrebbe divenire
teoricamente di competenza normativa dell'UE qualora la Commissione ritenesse che la
presenza di diversi divieti o restrizioni a livello nazionale dia origine a una “frammentazione del
funzionamento del mercato interno”. Analogamente al caso riguardante il recente regolamento
UE che vieta l'immissione in commercio dei prodotti derivati dalla foca (sulla base di
preoccupazioni relative al benessere animale e con la giustificazione dei divieti nazionali vigenti
in Belgio e nei Paesi Bassi), tale armonizzazione potrebbe anche danneggiare i produttori di
collari elettronici (e ciò per l'intero mercato UE). Non si tratta tuttavia di una conseguenza
immediata o diretta, essendo in particolare condizionata dalle restrizioni praticate a livello
nazionale e valide ai sensi del diritto UE.
Per quanto riguarda le restrizioni nazionali sui beni (come i collari elettronici), è necessario
tenere a mente che le disposizioni del trattato relative alla libera circolazione delle merci
nell'UE vietano, come regola generale, le cosiddette "restrizioni quantitative all'importazione e
all'esportazione e qualsiasi misura di effetto equivalente" (articoli 34 e 35). Anche se l'articolo
36 del TFEU prevede la possibilità di deroghe a queste libertà del mercato interno, tali deroghe
devono essere giustificate da motivi specifici indicati nello stesso articolo 36, quali tra gli altri la
moralità pubblica, l'ordine pubblico o la pubblica sicurezza, la tutela della salute e della vita
delle persone e degli animali o la preservazione dei vegetali (…) oppure sulla base di esigenze
imperative di importanza pubblica generale riconosciute dalla giurisprudenza della Corte di
giustizia dell'UE. Tali deroghe devono inoltre essere proporzionate allo scopo perseguito. È
poco probabile che il concetto di "salute degli animali" (al di là del riferimento alle malattie)
equivalga a quello di "benessere degli animali”.

Iniziative future

Attualmente, tuttavia, si stanno promuovendo iniziative volte all'adozione di una legge generale
per l'UE sul benessere degli animali e sembra altamente probabile che il benessere degli
animali da compagnia sarà uno degli aspetti disciplinati.
Nella sua recente Risoluzione sulla valutazione e la verifica del Programma d'azione per il
benessere degli animali 2006‐2010, il Parlamento europeo invita la Commissione a presentare,
entro il 2014, una proposta di legislazione generale per l'UE sul benessere degli animali. La
risoluzione del Parlamento europeo si inserisce nell'ambito della più grande Valutazione della
politica UE in materia di benessere degli animali promossa dalla Commissione nel 2009 e volta a
definire le priorità dell'UE in quest'area dopo il 2011. Nella discussione sono coinvolte tutte le
categorie di animali, inclusi i cani, e sono ancora in esame diverse opzioni normative, tra cui
maggiori iniziative nel campo della legislazione, della ricerca e delle attività internazionali,
nonché eventuali modifiche ai trattati UE.
Come parte di questa valutazione, a giugno 2010, la Commissione ha lanciato un sondaggio
online sulla politica UE in materia di benessere animale. I risultati di questo sondaggio, ora
pubblicati, rivelano che il 55% dei partecipanti concorda con l'importanza del coinvolgimento
dell'UE nella politica riguardante il benessere degli animali da compagnia.
Nel novembre dello stesso anno, il Consiglio dei Ministri (rappresentante i diversi governi UE)ha
adottato le sue Conclusioni del Consiglio sul benessere dei cani e dei gatti, invitando la
Commissione a intraprendere varie iniziative riguardanti il benessere degli animali da
compagnia.
È estremamente probabile che, negli anni a venire, i risultati del sondaggio e le Conclusioni del
Consiglio sul benessere dei cani e dei gatti indurranno la Commissione ad affrontare a livello di
UE la questione del benessere degli animali da compagnia. Anche se non esplicitamente
menzionato in queste due iniziative, la vendita e l'uso di collari elettronici potrebbero, a questo
riguardo, rientrare nell'ambito degli argomenti esaminati.
La Direzione generale per la salute e i consumatori della Commissione europea sta attualmente
finalizzando la sua Valutazione di impatto relativa alla sua Strategia sul benessere degli animali
2011‐2015. Sulla base dell'attività di consultazione delle parti interessate e dei cittadini, ivi
incluso il Sondaggio online, la Commissione prevede di poter presentare la sua nuova Strategia
verso la fine di dicembre di quest'anno.

Consiglio d'Europa

Il 1 maggio 1992, è entrata in vigore la Convenzione europea per la protezione degli animali da
compagnia. La Convenzione è stata redatta nell'ambito del Consiglio d'Europa (da non
confondere con l'Unione europea) da parte di un Comitato di esperti in materia di protezione
degli animali (CAHPA). Le Parti si incontrano regolarmente per esaminare l'applicazione della
Convenzione e, ove appropriato, ampliare o rafforzare le sue disposizioni.
L'articolo 3 (Principi fondamentali per il benessere degli animali) stabilisce che “nessuno
causerà inutilmente dolori, sofferenze o angosce a un animale da compagnia”.
In conformità all'articolo 7 della Convenzione (Addestramento), “nessun animale da compagnia
deve essere addestrato con metodi che possono danneggiare la sua salute ed il suo benessere,
in particolare costringendo l’animale ad oltrepassare le sue capacità o forza naturale, o
utilizzando mezzi artificiali che causano ferite o dolori, sofferenze ed angosce inutili”.


L'interpretazione di queste disposizioni, incluso l'uso di collari elettronici, varia tra i diversi Stati membri.

Appendice B. Esempio di un tipico Protocollo di addestramento a distanza

I) Introduzione di un cane all'uso del collare elettronico
Il collare elettronico deve aderire perfettamente alla parte superiore del collo, subito al di sotto
dei padiglioni auricolari. L'addestratore deve scegliere i contatti della lunghezza corretta, per
garantire che essi tocchino la cute attraverso il pelo. A tal fine, è utile spazzolare il mantello del
cane in vicinanza dei punti di contatto.
Guinzagli, corde lunghe e catene devono essere fissati a un collare piatto o una pettorina, mai
al collare elettronico.
Inizialmente, l'addestratore abitua il cane a indossare il collare elettronico inattivo (spento) per
un periodo di 1‐2 settimane, qualora il tempo lo consenta. Il collare viene applicato e tolto
diverse volte al giorno, associandolo a esperienze piacevoli (ad es., passeggiate, gioco, un
bocconcino oppure il collare viene fatto indossare subito prima del pasto). Il collare non deve
essere lasciato sul cane per più di 8 ore al giorno, all'inizio, per arrivare a un massimo di 12 ore
al giorno nell'arco di una settimana. I proprietari dei cani hanno la responsabilità di controllare
regolarmente la cute del proprio animale in corrispondenza delle zone di aderenza dei contatti,
allo scopo di rilevare l'eventuale presenza di segni di irritazione o infiammazione. L'applicazione
e la rimozione regolare del collare riduce la possibilità che il cane ne diventi "dipendente". Ciò
contribuisce a prevenire che l'animale risponda ai comandi solo quando indossa il dispositivo.
L'addestramento iniziale deve avvenire in un ambiente sicuro, con minime distrazioni e
attraverso l'utilizzo di un collare piatto (applicato sul collo a un livello inferiore rispetto al
collare elettronico) o una pettorina, con un guinzaglio o una corda attaccati. La corda può
essere tenuta oppure può essere trascinata dal cane sul suolo. Se necessario, l'addestratore
può mettervi sopra un piede per fermare il cane. Una corda di 7 metri di lunghezza è ideale per
la maggior parte degli addestramenti, anche se per il richiamo è utile usare corde lunghe fino a
25 metri.
L'addestratore deve essere in grado di usare il trasmettitore a distanza senza doverlo guardare,
in modo tale da potersi concentrare sul comportamento del cane e assicurare che l'erogazione
della stimolazione sia tempestiva.
Il cane può conoscere il trasmettitore a distanza, ma non deve associarlo alla stimolazione;
pertanto, quando si attiva la stimolazione, il trasmettitore non deve mai essere puntato in
direzione del cane. Un cane attento e capace di osservare può diventare "dipendente" dal
trasmettitore a distanza e non rispondere più ai comandi in assenza della stimolazione.

II) Determinazione del livello minimo di riconoscimento
Una volta che l'addestratore ha acquisito familiarità con l'utilizzo del trasmettitore a distanza e
che il cane si è abituato a indossare il collare elettronico, è possibile passare alla fase successiva
che consiste nella determinazione dell'intensità di stimolazione adeguata per il cane.
Dopo aver attivato il collare elettronico, l'addestratore deve controllare che lo stesso e il
trasmettitore a distanza funzionino correttamente. Ciò può essere fatto tenendo il collare
elettronico in modo tale che i contatti tocchino il palmo della mano. Iniziando con l'intensità
minima, l'addestratore preme il pulsante di stimolazione presente sul trasmettitore a distanza e
aumenta l'intensità fino a percepire un lieve pizzicore o formicolio. Se viene raggiunta
l'intensità massima senza percepire alcuna stimolazione, ciò significa che il collare non funziona
correttamente ed è pertanto necessario consultare il manuale d'uso.
Dopo aver controllato il funzionamento del sistema, l'addestratore riporta l'intensità di
stimolazione al suo valore minimo e, lasciando acceso il collare, lo fa indossare al cane allo
scopo di determinare l'intensità di stimolazione minima che l'animale è in grado di riconoscere.
Tale intensità varia a seconda del cane, in funzione della sua sensibilità alla stimolazione
elettrica. Senza fare alcun cenno al cane, l'addestratore preme il pulsante di stimolazione per 1‐
2 secondi e quindi lo rilascia osservando eventuali reazioni dell'animale. Il cane può scuotere
leggermente il corpo, ruotare il capo, mostrare un'espressione sorpresa, alzare o abbassare la
coda o le orecchie, sbattere le palpebre, guardare verso il collare o grattarlo con la zampa
posteriore. In assenza di reazioni, l'intensità viene aumentata di un livello e la procedura viene
ripetuta fino a quando l'addestratore nota che l'animale riconosce la stimolazione elettrica. È
questo il livello minimo di riconoscimento del cane. Tale livello varia a seconda dell'animale e
può anche variare individualmente da un giorno all'altro e da una situazione all'altra. Per
questo motivo, il livello minimo di riconoscimento del cane dovrebbe essere determinato prima
di ogni sessione di addestramento.

III) Addestramento all'attenzione
Dopo aver determinato il livello minimo di riconoscimento del cane, la fase successiva consiste
nell'avviare l'addestramento all'attenzione utilizzando la tecnica del "seguimi". Con questa
tecnica si incoraggia il cane a prestare attenzione all'addestratore senza utilizzare alcun
comando e si insegna all'animale come evitare la stimolazione.
L'addestratore fissa una corda lunga 7 metri al collare piatto o alla pettorina e, allontanandosi
per una breve distanza dal cane, preme il pulsante di stimolazione impostato al livello minimo
di riconoscimento. L'addestratore incoraggia quindi il cane a seguirlo tendendo leggermente la
corda e, non appena l'animale inizia a seguire l'addestratore, quest'ultimo interrompe la
stimolazione e offre una ricompensa al cane quando questi si avvicina al suo fianco. I cani sono
in grado di associare il loro comportamento a un'esperienza piacevole o spiacevole in meno di
un secondo; pertanto l'intervallo di tempo tra l'inizio e la fine della stimolazione è molto
importante.
L'addestratore cambia direzione e tiene premuto il pulsante di stimolazione fino a quando il
cane non inizia a seguirlo. I cani imparano rapidamente a prestare attenzione e, di
conseguenza, a seguire l'addestratore per evitare la stimolazione. L'addestratore incoraggia e
ricompensa l'animale con complimenti, gesti d'affetto, giochi o bocconcini. Le sessioni di
addestramento devono durare solo 15 minuti circa, ma possono essere eseguite diverse volte
al giorno. Fino a quando il comportamento del cane non diventa affidabile, il collare elettronico
deve essere indossato in tutte le occasioni in cui l'addestratore potrebbe aver bisogno di
ottenere e mantenere l'attenzione dell'animale.
Il cane impara rapidamente come evitare completamente la stimolazione, anticipando ciò
che gli viene richiesto prima che la stimolazione venga impartita. Il cane ricompensa se stesso
modificando correttamente il proprio comportamento ed evitando la stimolazione.

IV) Consolidamento dell'affidabilità dell'addestramento
Una volta che il cane ha compreso che, prestando attenzione al momento richiesto, la
stimolazione si interrompe, l'addestramento all'attenzione deve essere consolidato. È di
importanza fondamentale che l'addestramento possa essere riprodotto per periodi più
prolungati, in luoghi differenti e in presenza di distrazioni più intense. Questo processo è noto
come generalizzazione o "prova di affidabilità" e una volta completato è possibile iniziare
l'addestramento del cane ad altri compiti.

V) Introduzione di un comando
La tecnica del "seguimi" viene utilizzata per ottenere l'attenzione del cane senza impartire
alcun comando. Tale tecnica è simile a quella che impiega il comando "al piede", che
rappresenta quindi la capacità più semplice da insegnare nella fase successiva. I diversi
produttori ECMA e addestratori professionali possono avere un approccio preferito per
insegnare questa capacità ed è necessario richiedere e seguire i loro consigli.

VI) Inizio dell'addestramento all'obbedienza di base
Come menzionato in precedenza, i diversi produttori ECMA e addestratori professionali hanno
un approccio preferito per insegnare al cane l'obbedienza di base ed è quindi necessario
richiedere e seguire i loro consigli. Indipendentemente dal metodo impiegato, prima di
utilizzare un collare elettronico, è importante che il cane abbia una qualche idea di ciò che
l'addestratore vuole ottenere da lui. Dopo l'introduzione del comando "al piede", molti
addestratori insegnano il comando del richiamo. I collari elettronici sono strumenti utili per
addestrare il cane al richiamo anche in presenza di forti distrazioni ed è questo uno dei
principali utilizzi di tali dispositivi.

VII) Neutralizzazione di comportamenti inaccettabili attraverso l'addestramento
all'attenzione o all'inibizione
L'addestramento all'attenzione condiziona il cane a tornare verso l'addestratore nel momento
in cui percepisce la stimolazione del collare elettronico. Tale stimolazione incoraggia il cane a
tornare, anche se applicata quando l'animale sta iniziando ad allontanarsi. La gestione del
comportamento di inseguimento corrisponde all'uso dell'addestramento all'attenzione in
condizioni di massima distrazione.
Per contrastare l'istinto all'inseguimento, l'addestratore deve solitamente utilizzare una
stimolazione elettrica di intensità maggiore. Pertanto, nella gestione del comportamento di
inseguimento, è possibile che l'educatore debba passare dall'addestramento all'attenzione
all'addestramento all'inibizione. Tuttavia, se l'addestratore ha perfezionato e generalizzato
l'addestramento all'attenzione in molti luoghi diversi e con varie distrazioni e se il cane torna in
modo affidabile, è spesso possibile gestire il comportamento di inseguimento impiegando una
stimolazione di intensità media.
A causa della natura dell'addestramento all'inibizione, in genere il cane impara in un breve
periodo di tempo a non inseguire. Tale apprendimento richiede spesso una sola stimolazione e
può corrispondere a una lezione che dura per tutta la vita. Per alcuni animali sono necessarie
varie ripetizioni della stimolazione; tuttavia, se si rende evidente che, con questa tecnica, il
cane non apprende, l'addestramento all'inibizione deve essere interrotto ed è necessario
rivolgersi a un addestratore professionale competente nell'uso di collari elettronici.
Non deve essere impartita la stimolazione a un cane che si trovi fuori dalla visuale
dell'addestratore fino quando quest'ultimo non abbia la certezza che il cane torna in seguito
alla percezione della stimolazione elettrica.

VIII) Svezzamento del cane dall'uso di un collare elettronico
Con la pratica, l'addestramento diviene radicato e molti cani non richiedono più l'uso del
collare elettronico. Se il collare elettronico non viene utilizzato per 30 giorni, l'addestratore può
iniziare a svezzare il cane dal suo utilizzo. Il collare elettronico può essere tolto
occasionalmente in alcune circostanze in cui il cane era solito indossarlo, ad esempio durante le
passeggiate. A condizione che l'animale non "disimpari" l'addestramento o torni ai suoi
comportamenti inadeguati, il collare può essere indossato con sempre minore frequenza e alla
fine rimosso definitivamente. I cani sono tuttavia soggetti a varie tentazioni e distrazioni e
possono richiedere occasionalmente dei richiami per mantenere un comportamento
appropriato. Per questo motivo alcuni addestratori utilizzano i collari elettronici per mantenere
il buon comportamento dell'animale.

IX) Come comportarsi quando l'addestramento non funziona o in presenza di problemi
Se durante l'addestramento il cane non impara o mostra un comportamento aggressivo,
insolito o preoccupante, è necessario interrompere l'uso del collare elettronico e rivolgersi a un
addestratore cinofilo abilitato o a un veterinario.

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